Incidente stradale con o senza feriti: gli obblighi dei conducenti. Il reato di fuga e quello di omissione di soccorso.
Immagina un tamponamento tra due auto. Il responsabile, colui cioè che proviene da dietro, non si accorge che la macchina davanti si è appena fermata per lasciar passare un pedone. Distratto dall’uso del cellulare, gli va così addosso. All’esito dello scontro, il tamponato resta seduto sul proprio sedile, ancora stravolto dall’urto; il danneggiante, invece, gli va incontro. Si scusa, si dichiara disponibile a riparargli l’auto, gli offre anche del denaro in contanti. L’altro invece, ancora confuso, preferisce essere accompagnato al pronto soccorso per gli accertamenti. Il responsabile sostiene di non poterlo fare, di dover scappare al lavoro. Gli lascia il proprio numero di telefono, chiama la polizia e poi se ne va seccato, convinto che l’altro stia esagerando nel lamentare dolori al collo e alla schiena. Dopo qualche mese però gli arriva una citazione a giudizio per il reato di fuga. A detta delle autorità, è scappato dopo l’incidente strada, cosa che comporterebbe una responsabilità penale.
L’uomo prova a difendersi: fa rilevare di essersi fermato, di aver parlato con l’altro conducente, di avergli offerto il risarcimento, di essere stato lui a chiamare la polizia. Si dice anche pronto a richiedere i tabulati alla compagnia telefonica. Ma, secondo il pubblico ministero, questo non rileva: rileva il fatto che, al momento della polizia, lui non era presente sul posto. Chi ha ragione? Quanto tempo bisogna fermarsi dopo un incidente con feriti?
Vediamo dunque come si deve comportare un automobilista a seguito di un incidente stradale con feriti.
Incidente: cosa fare se non ci sono feriti
In un incidente stradale senza feriti, gli automobilisti hanno l’obbligo di scambiarsi le rispettive generalità, gli estremi patente e dell’assicurazione. Questo al fine di consentire, al danneggiato incolpevole, di chiedere il risarcimento alla propria compagnia. Se il responsabile scappa senza fornire i propri dati, il danneggiato sarà risarcito dal Fondo di Garanzia Vittime della strada, mentre il primo subisce una semplice sanzione amministrativa (un po’ come quella per la guida in eccesso di velocità). L’importo della sanzione va da 296 a 1.184 euro. Se però il danno procurato all’altra auto è grave può scattare anche l’obbligo di sottoporre a revisione l’auto e la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.
Incidente: cosa fare se ci sono feriti
Ci sono due obblighi che gravano sul responsabile dell’incidente stradale. La loro violazione è sanzionata da due norme penali differenti. Vediamole qui di seguito.
Il reato di fuga
Se ci sono feriti, le cose si complicano. Il danneggiato ha innanzitutto l’obbligo di fermarsi e attendere l’intervento delle autorità per consentire la sua identificazione e la redazione del verbale con la ricostruzione delle modalità dell’incidente. Lo scopo quindi è prestare collaborazione con polizia e carabinieri. Ecco perché, se ancora ti chiedi «quanto tempo bisogna fermarsi dopo un incidente con feriti?» la risposta è molto semplice: finché non te lo dice l’agente intervenuto sul posto. Non conta il fatto che le lesioni all’altro conducente siano del tutto lievi o insignificanti, che questi sia lucido e non dà segni di stare male.
Il dovere di fermarsi deve, in buona sostanza, durare per tutto il tempo necessario ai fini della conduzione delle prime indagini volte all’identificazione del conducente e del veicolo condotto.
L’obbligo spetta solo su chi ha la colpa dell’incidente e non sull’altro conducente. Per cui se quest’ultimo se ne va, il responsabile può pure allontanarsi.
Chi viola questa regola però non commette un semplice illecito amministrativo, ma un reato. Siamo cioè nel “penale”; si rischia la reclusione da 6 mesi a 3 anni, nonché la sospensione della patente di guida da 1 a 3 anni.
Il reato di fuga scatta anche se il, ritenendo che l’altro conducente non si sia fatto nulla, si allontana col consenso di quest’ultimo. L’obbligo di fermarsi, infatti, è necessario non tanto quando c’è un soggetto con necessità di soccorso, ma per il semplice fatto che bisogna attendere le autorità che dovranno stilare il verbale.
Il reato di omissione di soccorso
Il reato di omissione di soccorso implica, invece, il dovere di prestare assistenza a chi, dopo l’incidente, si trova in stato di bisogno. Questo reato, a differenza del precedente, presuppone un bisogno effettivo del soggetto investito. Chiaramente, il responsabile non dovrà improvvisarsi medico, fare respirazione bocca a bocca o altre manovre; dovrà tuttavia fare in modo da mettere in sicurezza la strada (in modo che il danneggiato eventualmente a terra non venga investito da altri veicoli) e chiamare immediatamente il 118 o le altre autorità competenti. Insomma, prestare soccorso non richiama un concetto di soccorso medico, ma logistico e volto a garantire l’altrui sicurezza in attesa dell’ambulanza.